Dassault Systemes® 3DEXICITE®
3DExcite®, la realtà virtuale al servizio del marketing
A un anno dalla trasformazione in 3DExcite®, RTT e le sue tecnologie di rendering e visualizzazione sono parte integrante dei servizi di Dassault Systemes®.
Nel maggio dello scorso anno Dassault Systemes® ribattezzava 3DExcite® la tedesca RTT, acquisita qualche tempo prima, e ne definiva la nuova linea di sviluppo: utilizzare le sue tecnologie di visualizzazione e rendering per trasformare gli asset digitali dei suoi clienti, ad esempio i dati delle piattaforme CAD, in strumenti per semplificare lo sviluppo di nuovi prodotti e potenziare le attività di marketing multicanale. A un anno da allora, l’evento 3DExcite® Live! di maggio 2015 ha rappresentato l’occasione per sottolineare il completamento della transizione dall’azienda tedesca al modello di Dassault Systemes®. “L’acquisizione di RTT non è stata una decisione semplice – ha spiegato Bernard Charles, presidente e CEO della società – ma ora possiamo dire che la transizione è stata un successo e in particolare è stata molto veloce l’integrazione delle attività di ricerca e sviluppo”.
Le novità 3DEXCITE®
Dato questo processo di integrazione, le novità in casa 3DExcite® sono soprattutto infrastrutturali. Riguardano in particolare il motore di rendering e visualizzazione Stellar: è stato reso disponibile come web service per le altre applicazioni del mondo Dassault Systemes®, ha acquisito nuovi materiali, è più veloce e ha un flusso di lavoro più semplice che lo rende non solo per esperti. Dal punto di vista più tecnico Stellar ha ora una versione preliminare che gira sulle GPU Nvidia e una distribuita, che può essere eseguita su più nodi contemporaneamente per avere maggiore potenza di calcolo.
Al servizio del marketing
L’ambito principale in cui Dassault Systemes® colloca le soluzioni di 3DExcite® è quello del marketing, con il termine inteso in un senso molto lato che comprende tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla sua ideazione sino al vero e proprio oggetto finito. Partendo dai dati di progettazione – che possono essere quelli delle piattaforme “cugine” Catia® e Solidworks®, ma non solo – 3DExcite® arriva alla creazione di un modello tridimensionale ed estremamente fedele (un “gemello digitale”, come spesso viene chiamato in Dassault Systemes) dell’oggetto finale. Dal punto di vista del marketing questo significa avere a disposizione una versione virtuale del prodotto che si può usare per varie forme di comunicazione: immagini ambientate, video, app per tablet, videogiochi, postazioni all’interno dei punti vendita, configuratori, ambienti 3D immersivi e via immaginando, per tutto ciò che serve in una strategia multicanale.
I gemelli digitali
Non c’è solo questo. Nella visione complessiva che Dassault Systemes® persegue da tempo i “gemelli digitali” non sono solo estetici ma anche e soprattutto funzionali, quindi si possono usare per simulare il comportamento che un oggetto ha nella realtà. O che potrebbe avere, dato che un modello virtuale può rispecchiare anche un oggetto che fisicamente non esiste ancora e quindi dare informazioni utili tanto ai clienti quanto ai progettisti e ai tecnici. In questo modo si può migliorare il prodotto finale ancora prima di arrivare alla fase di prototipo, come anche verificare quali conseguenze avrebbero le modifiche a un progetto o prodotto già esistente.
Un nuovo modo di fare innovazione
L’idea di fondo per Dassault Systemes® è che questa strada sia applicabile in molti campi e rappresenti un nuovo modo di fare innovazione, più rapido rispetto ai classici sviluppi tecnologici. Dalla fine di maggio è ad esempio disponibile il “gemello digitale” del cuore umano sviluppato dalla controllata Simulia: è un modello funzionale di un cuore umano sano, che si può modificare nelle sue proprietà per studiare difetti congeniti o patologie cardiache, come anche per testare il funzionamento di dispositivi medici che vanno inseriti nel (o collegati al) cuore. In tutt’altro campo, il prossimo passo è creare modelli virtuali completi delle grandi città, per esaminare il loro “funzionamento” sulla base dei Big Data già disponibili e ricavare informazioni utili sia alla popolazione (si stima che entro il 2050 il 60% della popolazione mondiale vivrà in grandi città) sia a operatori come i fornitori di energia.
Autore: F.Pignatelli
Fonte: TECHWEEKWUROPE
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